SportLab intervista con...
Florencia Palacios Giocatrice Chicago Lady Steam Sei emigrata dall'Argentina per venire a giocare in Italia a poco meno di 18 anni; che difficoltà hai riscontrato? Qual è il campo di pallacanestro italiano che ricordi piacevolmente? Italia ieri, America oggi; cosa è cambiato nei meccanismi di gioco? Debutto vincente per voi contro Columbus; che tipo di squadra avete incontrato? Dove speri di essere tra un paio d'anni? In bocca al lupo! Intervista con...
Quando sono arrivata in Italia ero minorenne; un paese straniero, un'altra lingua, tutto mi sembrava difficile. Ho trovato una pallacanestro diversa, più fisica e professionale rispetto a quella del mio paese. Tutto questo però mi ha aiutato a crescere come persona e come giocatrice.
Sicuramente il PalaElettra di Pescara mi ha lasciato un bel ricordo perché lì ho esordito in Italia ma anche il PalaBarbuto di Napoli mi ricorda tanti bei momenti.
Il gioco americano è sicuramente più esplosivo, atletico e impone scelte più rapide. Il basket italiano, che è comunque cambiato molto negli ultimi anni, privilegia un certo tatticismo.
Una squadra molto agguerrita e forte fisicamente. Le loro esterne, reduci da esperienze importanti nelle leghe professioniste americane, sono il loro punto di forza.
Non ho dubbi: in un campo di basket a offrire il mio contributo. Peccato che in Italia un regolamento cervellotico mi impedisce, pur essendo italianissima da un decennio, di giocare con questo status; mi auguro che a breve possa cambiare questa regola. È un po' strano che negli USA possa giocare da Italiana ed in Italia no
Giusi Migliaccio